Giro della Madonna del Ronvello – Demonte – valle Stura

 

Itinerario vario ed intressante con partenza poco sopra Demonte, un anello esposto a sud che vede lungo il suo tragitto una cascata, falesie, borgate e la bella cappella della Madonna del Ronvello. E’ percorribile in circa due ore, per 400 m di dislivello e 5 km.

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Queyras, La Taillante 3178 m

Questa bella cima di 3178 m colpisce per la sua serie di lunghe placche della parete ovest che culmionano su una affilata cresta che ne costituisce la via di salita normale.

Due vie moderne sono state chiodate<.

Danse avec les loup, D+ 400 m e

Science-friction D 200 m 5b max ed obbl., quest’ultima a firma della famiglia Rolland, una garanzia!

I gradi non sono regalati, ma si sale lungo placche superbe ed a volte curiose, la discesa è veloce dalla normale, il quadro è comunque abbastanza alpinistico.

L’ambiente è dove si svolge la salita è veramente spettacolare e ricco di curiosità

GRUPPO DEL SELLA II TORRE DEL SELLA 2598 m via normale

La via normale sul versante sud-est salito nel 1899 da O. Ampferer, K. Berger e W. Hammer, è un divertente itinerario di introduzione alle Dolomiti, frequentato e pulito.

Presenta alcuni passaggi di III e per il resto più facile ma che richiede un po’ di senso dell’itinerario.

Dalla cima si gode una vista spettacolare.

Dislivello 220 m ore 1,30-2,00 + circa 30 min. dal Passo Sella.

MARMOLADA M. 3342 PUNTA PENIA TRAVERSATA VIA NORMALE E FERRATA

Dal passo Fedaia con telecabina o lungo il sentiero 606 fino al PIan dei Fiacconi m 2626, stazione di arrivo della cestovia, si procede verso sud sul Ghiacciaio della Marmolada tra Punta Rocca e Punta Penia (Pian dei Fiacchi 2900) per raggiungere il fianco orientale della cresta nord di Punta Penia dove per roccette attrezzate con cavo metallico si guadagna la cresta nevosa, la “Schena de Mul”, che conduce in breve alla croce di vetta.

Da qui si va verso ovest per raggiungere e seguire il percorso della ferrata che si abbassa alla Forcella Marmolada 2910 m si scende poi verso nord sul ghiacciaio per rientrare verso est, nella parte terminale in leggera salita, verso la telecabina  del Pian dei Fiacconi

LA NEVE – Brina di superficie

La brina di superficie

A differenza del fiocco di neve questo cristallo si forma sulla superficie del manto nevoso, al suolo quindi e non nell’atmosfera.

Si forma nelle notti fredde e stellate in assenza di vento. Il vapore acqueo contenuto nell’aria sublima sottoforma di aghi o di foglie al contatto con la superficie della neve che è più fredda dell’aria.

Al sole la brina scintilla ed al passaggio emette un caratteristico fruscio.

Questo tipo cristallizzazione dell’umidità dell’aria, come nel caso dei cristalli a calice, tipici del metamorfismo costruttivo, può formare una zona di resistenza molto debole tale da innescare lo scorrimento degli strati del manto nevoso che si possono depositare sopra.

New!!! Uia Nord di Nasta via Unicorno Glacè richiodata

I primi spit piantati col trapano nel circo della Nasta, era il 1991!!

Guglia misteriosa la prima salita fu piuttosto tardiva (1949) e riuscita grazie a mille peripezie, la seconda salita alla cima della cuspide fu la prima invernale del 1992.

Qui di seguito il disegno e relazione originali ed un intertressante articolo d’epoca.

Uia N di Nasta disegno Unicorno Glacè 

articolo su Uia N di Nasta

Uia N di Nasta Unicorno Glacè

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