La ferrata di Camoglieres, come le altre sulle nostre montagne, è sempre un viaggio……..
da cui si ritorna con qualcosa in più!!
https://www.montagnadiidee.it/2017/07/ferrata-di-camoglieres-31-luglio-2017/
La ferrata di Camoglieres, come le altre sulle nostre montagne, è sempre un viaggio……..
da cui si ritorna con qualcosa in più!!
https://www.montagnadiidee.it/2017/07/ferrata-di-camoglieres-31-luglio-2017/
Raggiungibile da Cervinia Plateau Rosà attraversi il colle del Breithorn, dopo una traversata di oltre 6 km benchè rapida con gli sci, la via normale offre una scalata divertente a varia in un quadro di alta montagna.
L’itinerario è attrezzato con catene, si può ugualmente raggiungere la vetta dalla paretina ovest se in condizioni.
La discesa dalla cima a Cervinia offre uno sviluppo di oltre 15 Km per circa 1000 m di dislivello positivo e 2400 metri di dislivello negativo, una discesa fantastica.
Da non trascurare il lungo e faticoso rientro al colle del Breithorn anche sono solo 250 m di dislivello positivo.
Sabato 3 e Domenica 4 nella bellissima conca di Chamois AO si è svolta la bellissima gara sprint ed a inseguimento valia per il campionato giovanile di scialpinismo.
Giornate dedicate alla scoperta della natura attraverso lo scialpinismo:
Uscite di introduzione allo scialpinismo “easy” con un occhio di riguardo alla sicurezza, all’uso dell’ARVA, alla tecnica di risalita e di discesa, alla topografia compreso l’uso del GPS ed alla conoscenza del terreno su cui ci muoviamo, gite più complesse e ripide per chi vuole più adrenalina.
Corso skialp junior per ragazzini che vogliono iniziare questa spendida attività.
Discese fuoripista con l’uso degli impianti di risalita per tutti i gusti, dal principiante ai più esigenti.
Salite di cascate di ghiaccio: progressione e sicurezza sui suggestivi nastri di ghiaccio delle nostre valli e non solo……….
Corsi base di cascate di ghiaccio per ragazzi
Escursioni con racchette da neve in paesaggi incontaminati.
Possibilità di sistemazione in B&B
Tre simpatiche brevi vie di 3 tiri ciascuna non troppo difficili ma comunque esigenti un po’ di esperienza, ottime come abbinamento allo sperone di Rena Grossa posta appena sopra.
In entrambe le vie ci sono in posto i principali punti di protezione tramite fix da 10 con placchette inox, ciò non esclude il fatto che avere qualche Camalot e/o qualche nuts può essere ben utile.
La discesa è molto facile ed evidente a piedi a sinistra, portatevi le scarpe!
Il sito di Orpierre è un fantastico luogo dove divertirsi scalando a qualsiasi livello dalle famiglie alle vie lunghe ai moniotiri difficili.
Su calcare stratificato a faglie orizzontali o a pieghe sinclinali o anticlinali…..o ……a buchi, dove non è raro trovare dei fossili.
Si trova vicino a Gap, un ottimo campeggio permette di soggiornare in tutta tranquillità.
Rocca la Meja (2831 m) è una bellissima cima rocciosa che sorge sullo spartiacque Stura – Màira, dominando i vastissimi pascoli della Bandìa e della Margherìna. Nel settore è la cima più elevata, oltre che più rappresentativa, e questo, unito alla relativa facilità e comodità di accesso, fa si che sia molto frequentata. Tradizionalmente la roccia della Meja è sempre stata considerata mediocre, fatto questo facilmente riscontrabile nelle immense colate di sfasciumi che la fasciano alla base: questo ha fatto si che l’alpinismo classico ha sempre evitato le repulsive e verticali pareti calcaree, preferendo pochi itinerari lungo creste, cenge e canali evidenti. Negli ultimi anni, però, è in atto una massiccia “riscoperta” di questo settore roccioso, specie delle vaste placconate meridionali, quelle che sorreggono la cengia della via normale: su questa lavagna rocciosa sono nate numerose vie sportive attrezzate a spit, di difficoltà non certo banali (poco o niente sotto il 6a) ma che, a detta degli ormai numerosi ripetitori, si svolgono su bellissima roccia lavorata e piuttosto solida. Sfatata quindi l’aura di diffusa friabilità di cui era ammantata la rocca, la salita per la via normale resta un itinerario breve e tutto sommato poco impegnativo, ma di soddisfazione per l’ambiente severo ma al contempo aperto e solare. La prima ascensione della rocca, per la più impegnativa cresta sud-est, risale al 17/09/1895 ad opera di Giovanni Bobba con due ufficiali degli Alpini. La stessa cordata, in discesa, scoprì la cengia obliqua dell’attuale via normale.
La cresta sud est è un percorso vario che si può interpretare in vari modi con la possibilità di personalizzare a piacere la salita, la roccia richiede attenzione ma a tratti è piuttosto bella. Una classica da non mancare veramente dovertente e didattica e mai troppo banale!
La prima salita della cresta sud fu dell’instancabile conte V. De Cessole con J.B. Plent il 21 gennaio 1902, la stessa via era stata percorsa in discesa da L. Maubert il 22 giugno 1897.
Bella salita PD con un passo di III su roccia sempre bella, non facile e mai affollata.
Dal Pian della casa si raggiunte il Rifugio Remondino e quindi, seguendo le indicazioni, il Colle di Brocan.
Esattamente dal passo si piega a sx (nord) e si risale una rampa di roccette fino a che porta alla base di un evidente salto. Questo si supera sul filo, ripido ma sicuro (30 m, I-II).
Evitato sulla sx (ovest) un tratto delicato lungo una cengia esposta (5 m, II), si ritorna sul filo, guadagnando la sommità di un gendarme. Si scende, sempre tenendo il filo, sulla stretta forcellina seguente (5 m, II-), poi, in arrampicata si supera il salto soprastante (10 m, II), che riserva in uscita (passo chiave) il superamento di un lastrone fessurato quasi verticale (3 m, III).
Sul terrazzo soprastante c’è un chiodo con fettuccia. Si continua ora lungo la cresta sud ora quasi pianeggiante, seguendo prima il filo poi le poco evidenti cengie sul lato ovest (tracce di passaggio di animali).
Raggiunto il castello sommatale, si sale l’ultimo tratto (50 m, II-) tenendosi sul lato occidentale.
Discesa dallo stesso percorso.