Corso di scialpinismo 2024 – 2025: scialpinismo base ed avanzato

In primo piano

Anche quest’anno si ripropone il corso di skialp livello base e avanzato per la stagione, inverno 2024/25, le 4 lezioni si pongono l’obbiettivo di affrontare i temi più importanti dello scialpinismo:

  • la comprensione e valutazione dei rischi nell’ambiente in cui ci muoviamo
  • la progressione sicura per noi stessi e per le altre persone presenti sull’itinerario
  • i principi di nivologia (lettura del manto nevoso e delle condizioni della gita)
  • i materiali
  • e il loro corretto utilizzo 
  • la tecnica di salita
  • le varie tecniche di discesa in ogni condizione del manto nevoso e con qualsiasi inclinazione del pendio. Non mancheranno le discese su ripide pareti o su dolci  pendii innevati; nella magica polvere, neve fresca e leggera; nella neve crostosa; ventata; umida o nella neve primaverile, liscia e portante

Non mancherà la fatica e il freddo fattori naturali strettamente connessi a questa attività. Impareremo a vivere la montagna, in questa particolare stagione che è l’inverno, immergendoci completamente negli ambienti più selvaggi e suggestivi delle valli Cuneesi.

Osserveremo gli alberi, gli animali e le loro tracce, la roccia e tutto ciò che rimane sommerso dalla coltre bianca. Per varie tipologie di neve  useremo il tatto distinguendo i cristalli di neve e i loro aggregati, comprendendo meglio il fenomeno naturale delle valanghe in modo da starne alla larga.

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SCIALPINISMO IN VALLE MAIRA MONTE CIARMETTA

 

Facile gita di scialpinismo in un ambiente fiabesco con partenza da Borgata Lausetto, poco sopra Acceglio.

 

I suoi 1030 metri di dislivello senza grosse difficoltà si superano facilmente passando da una grangia all’altra, in un paesaggio ondeggiato da mille dossi bellissimi da sciare.

 

La cima del monte Ciarmetta con i suoi 2540 offre un panorama ineguagliabile

Contrafforti di Lausa Bruna – valle Stura via FORTUNADRAGO, CALMA BABY, VIAGGIO NEL POSSIBILE, CAVALLO A DONDOLO

Una scelta di vie per tutti i gusti ideale per le mezze stagioni

La via Cavallo a dondolo è stata richiodata con 23 fix + placchetta il 29 ottobre 2022, attrezzate le doppie sulla via e ripulita. E’ stato chiodato il traverso e la sosta in alto per agganciare l’ultimo tiro, i cui fix al momento non sono ancora stati sostituiti ma non sono in cattivo stato.

E’ stato mantenuto il posizionamento delle protezioni poste da basso alla prima salita, sono stati aggiunte alcune protezioni dove necessarie.

Il 3 settembre 2023 abbiamo risistemato l’ultimo tiro di Cama Baby, molto comodo concatenato a Fortunadrago. Il 10.09.2023 ho aggiunto un tiro che dal basso arriva direttamente all’attacco di Fortunadrago, 5 fix, max 5a, possibile discesa in doppia evitando così il sentiero alto di accesso. Per l’attacco di Fortunadrago e Cavallo a Dondolo seguire i bolli arancione. Iniziando dal nuovo tiro l’avvicinamento risulta più veloce ed agevole.

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Valle Gesso Cima Genova 3180 m sperone SW via Bertaina, Ricchiardi, Bianco, Cavallo 15/08/1986

Bella via classica di 500 metri D+ per le prime 5 lunghezze, AD per le rimanenti, accesso in 45 minuti dal rifugio.

Vedi la relazione su Montagne Nostre qui sotto:

Valle Stura Antecima del Lausfer via ONE PIECE 5c max

ONE PIECE via di 5 tiri per 150 metri di scalata circa, Matteo e Paolo Cavallo, chiodata interamente dal basso. Via di plaisir che parte con un 3° grado e va in crescendo con gli ultimi due tiri di 5c molto più esigenti protetti ma ben integrabili con fiends e dadi.

La discesa si può effettuare in doppia con tre calate con corde da 60 metri, possibili anche le calate con corda singola da 60 metri, molto comoda la discesa a piedi specie se si concatena lo sperone di Rena Grossa.

La via attacca circa 20 metri a sinistra della via delle placche, la direttrice è il limite sinistro della placconata per passare poi sulla parete di sinistra per inaspettati muri ben appigliati, da fare dopo periodi asciutti, il lichene altrimenti può risultare scivoloso.

L’attacco di One Piece è raggiungibile dal basso della struttura dai due tiri inferiori del Sergente della Neve rendendola più lunga sempre su difficoltà omogenee.

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via Moby Dick Pelvo d’Elva 3064 m

Via divertente esposta a NE quindi fresca, 800 m AD+

Via in buona parte attrezzata cercando bene gli ancoraggi dalla relazione.

Dal colle della Bicocca si segue la normale fino alla base della cresta nord-est (1 ora). Al bivio che dà la possibilità di andare a dx in direzione del versante nord, tenere invece la sx e continuare sul sentierino della via normale fino ad aver superato una prima fascia rocciosa (catene), giungendo su una grande cengia erbosa. Reperire a dx un grosso ometto che dà la direzione per traversare a dx su ripidi sfasciumi con tracce (altri ometti, nevaio ad inizio stagione) in direzione di un enorme diedro in una zona biancastra proprio sulla cresta nord-est (vedi foto). Oltrepassare il primo rilevante sperone, oltrepassare anche il successivo, quindi salire qualche metro in un ripido canalino alla base di un terzo sperone, sul quale si svolge il primo tiro. A una decina di m dall’attacco si vede il primo fix rosso ruggine sulla placca bianca e sopra ancora un chiodo.

L1: dritti sullo sperone, 45m, 3° e 4° (1fix, 2 chiodi)
L2/L3: salire il successivo dosso roccioso abbattuto (che è un avancorpo rispetto alla parete nord) fin quasi al suo termine, 40 e 45 m, 3°-, nessun chiodo intermedio
L4: senza percorso obbligato portarsi in conserva sulla sinistra alla base della parete nord, da qui individuare e salire sempre in conserva una evidente e facile cengia ascendente a destra, al termine della quale traversare a dx con breve discesa e risalita su detriti fino alla base della fessura a Y sotto le placche della parete nord, visibile già dall’uscita del dosso roccioso precedente
L5: scalare la fessura seguendone il ramo sinistro, ben più facile, e ignorare il ramo di destra, dove compaiono un cordino attorno ad una pietra incastrata ma mobile (!) e più su un chiodo, ben più impegnativo; il ramo di sinistra è sprotetto, ma proteggibile a friend; al termine della fessura portarsi su una cengia un più in alto a destra, dove si reperisce la sosta (ch.+fix), 4+, 20 m.
L6: tiro ascendente in diagonale a destra, reperire 1 chiodo intermedio con cordino che da la direzione di salita, 30 m, 3°
L7: proseguire seguendo la stessa direzione diagonale, individuando 1 chiodo intermedio con cordino che dà la direzione, 3°+, 4°-, 40 m; sosta
L8: proseguire nella stessa direzione, 1 chiodo dopo una decina di metri, poi uno spit, dopo il quale attraversare in piano a destra un canalino roccioso con un passo in discesa, reperire sull’altra sponda, un po’ più in alto, una sosta nuova con catena, 3°-, 25m
L9: alzarsi qualche metro e traversare in leggera salita a destra trovando 1 fix con cordino, proseguire orizzontalmente fino a giungere ad una sosta nuova con catena, sul bordo di un pronunciato scalino che incide verticalmente la parete, sotto la verticale di un diedro aperto giallastro che porta alla cresta a fil di cielo sulla sx, 2°, 25 m
L10: salire verticalmente la placca appoggiata soprastante, caratterizzata nella parte superiore da una grande fessura, reperire uno spit intermedio, quindi seguire la fessura o la placca alla sua destra (fix con cordino molto a dx), e portarsi comunque alla base della strapiombante faccia destra del diedro giallastro dove si trova la sosta (fix+ch.), 3°+, 4°-, 30 m
L11: seguire il diedro scalando le facili placche della faccia sinistra, fino ad uscire su una stretta forcella, 30 m, 2°, 3+°
Dalla forcella, traversando a sx per cengia erbosa, entrare in un ripido canale di erba e rocce; risalirlo in conserva e brevi tiri sino ad uscire sull’anticima, 80 m, passi di 2° e 3°+. Da lì a piedi proseguire per cresta con qualche passo di 2° fino a reperire la normale che in 10 min porta in vetta al Pelvo.