Due vie due stili trad e sportivo, il tutto esposto a sud e relativamente comodo, con una ottima vista ……. sullo zoo!!
Archivi categoria: Valle Gesso
Cima Mondini via Arcobaleno
Via su roccia bella con dei bei tiri di corda, ben esposta al sole del mattino.
Richiodata il 27 luglio 2012, con aggiunta di 3 spit di progressione, sistemazione di tutte le soste, oltre alla revisione di tutti i punti esistenti.
Ringrazio i gestori del Rifugio Morelli per l’aiuto ed il materiale messo a disposizione.
Cima De Cessole via Tao
Via solare tagliata a metà dalla grande cengia obbliqua, discesa in doppia sulla via
Cima Guiglia via Lacrime in Paradiso
Uia SO di Nasta via In linea di massima e Oblò
Due itinerari mai troppo difficili, su roccia bella e solare, in posto fix da 10 facilmente integrabili dove serve con nuts e friends, comode da raggiungere, prendono il sole prima della parete della Nasta, veloce anche la disce (nel 2010 ho attrezzato un comodo ancoraggio inox per la calata).
In compagnia di Nico Abrate sabato 22 settembre 2012 ho effettuato una sistemazione della via Oblo’ all’Uia Sud Ovest di Nasta, via aperta con Barbara nel 1997.
Gli spit in posto sono stati trovati in ottime condizioni, alcuin sono stati sostituiti, abbiamo aggiunto 20 spit e sostituito 5 placchette.
Le soste sono ora tutte a 2 spit.
Sempre utili una serie di Camalot fino al giallo.
Il terzo tiro, quello chiave è stato lasciato come da prima salita con sostituzione di alcune placchette, attenzione il secondo spit si vede poco ma c’è …..fidatevi!
Specchio di Fremamorta via Inox, Flash e Speedy
La via inox è stata per me uno degli itinerari più difficili che ho salito in apertura.
Salito in giornata senza ricognizioni, col trapano ma con autonomia limitata quindi uso parsimonioso degli spit, ma su roccia splendida che offre un’arrampicata tecnica, atletica solo nella penultima lunghezza (dove finirono gli spit!!). Un diedro fessurato e proteggibile porta fuori dalla via….Insomma un bel ricordo! Poi vennero Flash e Speedy, ma fu un’altra storia.
Specchio di Fremamorta via Inox disegno
Specchio di Fremamorta via Flash disegno
Specchio di Fremamorta via Flash relazione
New!!! Uia Nord di Nasta via Unicorno Glacè richiodata
I primi spit piantati col trapano nel circo della Nasta, era il 1991!!
Guglia misteriosa la prima salita fu piuttosto tardiva (1949) e riuscita grazie a mille peripezie, la seconda salita alla cima della cuspide fu la prima invernale del 1992.
Qui di seguito il disegno e relazione originali ed un intertressante articolo d’epoca.
Uia N di Nasta disegno Unicorno Glacè
Uia SO di Nasta via Ora Pro Loche e Mezza Pensione
Due vie carine di 200 metri, ottime per un pomeriggio, la chiodatura è a fix da 10 ma occorre integrare alcuni punti. La roccia ottima e le difficoltà omogenee ma contenute rendono la scalata veramente piacevole. Da non mancare!
Qui allegati disegni e relazioni originali Continua a leggere
Antecima 2625 di Fremamorta via Off Road e Utopie Estive
Due belle vie su granito del Prefouns, quella di sinistra Utopie Estive in stile “trad”, quella di destra attrezzata con fix inox, entrambe confluiscono in una cresta classica che porta in vetta, discesa facile piedi verso sinistra.
Palestra di Borgo San Dalmazzo
Palestra di Borgo San Dalmazzo settore destro
Tornata in auge questa vecchia palestra grazie alla richiodatura, con fittoni resinati, in particolare del settore sinistro e delle soste di quello destro. Offre delle vie interessanti più facili a destra e impegnative a sinistra (dal 6a+ al 7a). Impagabile la comodità d’accesso!
Attualmente si sta cercando di controllare l’infestazione della pianta aliena Eliantus Altissima (Albero del Paradiso), molto invasiva.
Vie del settore sinistro:
da sinistra:
1- Zig Zag
2- Il nido del falco
3- Login
4- Belfagor
5- Gruppo Aosta
Ailantus altissima.
E’ un albero originario delle zone temperate della Cina. Introdotto in Europa nel ‘700 come pianta da giardino, è sfuggito un po’ovunque, dall’Inghilterra all’Europa mediterranea. Si inselvatichisce facilmente e forma popolamenti densi che soppiantano la vegetazione indigena. Cresce ovunque, anche fra le macerie e sui muri abbandonati.