Punta Marguareis canale dei Genovesi

Il Marguareis è la cima più alta delle Alpi Liguri con i suoi 2651 metri, il canale dei Genovesi è uno dei modi più estetici per raggiungerne la vetta.

Difficoltà PD, 550 m, è un canale rettilineo che si insinua tra pareti dolomitiche fino ad un passaggio più difficile per accedere alla cima.

Ottimo punto di appoggio il rifugio Garelli (1990m), ma fattibile in giornata da Pian delle Gorre con un dislivello totale di circa 1600 m.

La discesa di effettua di norma dal canale dei Torinesi, più facile rispetto a quello di salita ma suggestivo.

 

Gorbio e La Turbie

Due giorni di scalata in terra francese:

Gorbio splendido villaggio alle spalle di Mentone, conserva ancora il suo olmo piantato nel 1713, un vero monumento, piantato durante il regno di Vittorio Amedeo di Savoia re di Sicilia, fortunatamente i francesi l’hanno conservato bene, passando anche attraverso un set di una clip di Celine Dion nel 96.

La Turbie alle spalle di Monaco è celebre per l’Arco d’Augusto, parte delle vestigia romaniche che dominano il mediterraneo da 2000 anni.

 

Catena del CAI Cima Laurenti parete N via Pugno di Mosche

catena del CAI cima Laurenti via Pugno di Mosche

catena del CAI cima Laurenti via Pugno di Mosche

Una comoda, simpatica e facile via con una discesa senza doppie pungo una crestina che porta sul sentiero per il lago di Nasta. Adatta per l’estate data l’esposizione a nord.

In una manutenzione nel 2006 abbiamo aggiunto 10 tasselli alla via e sostituito 5 placchette.

In occasione dei 30 anni della via salita il 01.08.1993 abbiamo eseguito una manutenzione con l’aggiunta di ulteriori 7 tasselli e relative placchette.

Attualmente al 12.08.2023 risulta piuttosto corretta nell’attrezzatura, non dimenticate però cordini, fettucce e qualche friends medio piccolo per il non si sa mai.

 

via pugno di mosche

CATENA DEL CAI DA NORD

UIA SO DI NASTA VIA OBLO’ NEW!!!

UIA SO DI NASTA OBLO RELAZIONE

RELAZIONE SU FOTO OBLO' NEW

RELAZIONE SU FOTO OBLO’ NEW

In compagnia di Nico Abrate sabato 22 settembre 2012 ho effettuato una sistemazione della via Oblo’ all’Uia Sud Ovest di Nasta, via aperta con Barbara nel 1997.

Gli spit in posto sono stati trovati in ottime condizioni, alcuni sono stati sostituiti, abbiamo aggiunto 20 spit e sostituito 5 placchette.

Le soste sono ora tutte a 2 spit.

Sempre utili una serie di Camalot fino al giallo.

Il terzo tiro, quello chiave è stato lasciato come da prima salita con sostituzione di alcune placchette, attenzione il secondo spit si vede poco ma c’è …..fidatevi!

Salamandra Nera

Benchè già nota a fine Ottocento, una nuova specie, la Salamandra Nera di Lanza, stata classificata nel 1988. Solo in occasione di studi recenti, infatti, si sono potute individuare le differenti caratteristiche della Salamandra atra, che vive nelle Alpi centro orientali, rispetto alla Salamandra lanzai, presente in una ristretta area alle pendici del Monviso, ovvero alla testata delle valli Po, Guil, Pellice e Germanasca.
La Salamandra Nera, a differenza della più nota con macchie gialle, si abituata a vivere in alta quota e si resa indipendente dall’acqua (retaggio del periodo delle glaciazioni), non subisce quindi la metamorfosi di molti altri anfibi da girino ad adulto.
I suoi embrioni (da 2 a 6) si sviluppano per un lungo periodo di gestazione (da 2 a 5 anni) in due uteri separati, per nascere completamenti formati e simili agli adulti.
La lunga gestazione, il modesto tasso di riproduzione e la piccola area di diffusione rendono la Salamandra di Lanza assai vulnerabile. A ciò si aggiunge il colore poco appariscente e la sua abitudine di uscire all’aperto con nebbia e pioggia, oltre che di notte: nelle giornate umide occorre fare attenzione a dove si mettono i piedi per non calpestarla inavvertitamente. E l’usuale norma di non uscire dai sentieri dovrà essere particolarmente rispettata camminando ai piedi del Monviso e nei pressi dei tanti laghi vicino ai quali la Salamandra di Lanza vive.

Salamandra Lanzai

Salamandra Lanzai

Salamandra Lanzai

Salamandra Lanzai