Protezioni fisse in falesia, facciamoci caso….

Le protezioni fisse in falesia siamo abituati a ritenerle supersicure ma se ci fermiamo un po’ ad analizzarle possono sorprenderci!

Spesso la criticità è nel materiale usato, nel campo della chiodatura è ancora molto diffuso il “fai da te”, risultando inadeguato poco duraturo.

Altra criticità può essere il posizionamento sia per quel che riguarda la sicurezza in caso di caduta che la tenuta della protezione stessa.

Le tipologie di ancoraggi sono sostanziamente due: quelli ad espansione meccanica a secco e quelli formati da fittoni con ancorante chimico (resine epossidiche ad alto carico).

Entrambe i materiali presentano dei vantaggi e delle criticità, i primi sono particolarmente adatti nel csaso di richiodature.

Anche gli ancoraggi di sosta devono essere ben analizzati prima di essere utilizzati, specie se il punto di calata  composto da materiale non specifico (moschettoni in lega, maillon rapide o peggio moschettoni in ferro). Da notare che anche l’acciaio inox si usura rendendo l’ancoraggio no più sicuro.

Tra i gruppi sosta inox sono senz’altro da preferire quelli con anello chiuso piuttosto che con moschettone.

Qui di seguito alcuni esempi trovati nelle falesie più conosciute della nostra zona:

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moschettone su via da

Arrampicata in valle Gesso, placche dei Camosci via consigliate dalla Guida Alpina

Poco prima delle Terme di Valdieri una larga placconata offre un ventaglio di itinerari vari e adatti alle stagioni intermedie, ecco una selezioni di vie consigliate:

Riso Amaro 200m TD- 6a+ max 5c obbl,

Il Pensionato 205m TD 6b 6a obbl,

Mani Pulite 210m TD+ 6b+ 6a obbl,

Giardini Prensili 115m TD- 6a+ 6a obbl

Il Pensionato

Mani pulite

Riso Amaro

Mauro Manfredi

Mauro Manfredi, cuneese, medico dentista, alpinista, ex presidente del CAI di Cuneo, intellettuale di razza.

Classe 1931, alterna l’alpinismo e lo scialpinismo, attività che pratica sin dall’infanzia, alla scrittura.

4 le sue opere: ” Chi fuor li maggior tui?”, “Balilla imperfetto”, “Il cerchio bianco” e “Gli inconsapevoli” ………altri  ancora nella penna……

Insaziabile esploratore di montagne e dei propri limiti: ancora un’avventura luglio 2018

 

 

 

Speciale estate in valle Maira

Brec di Chambeyron

La valle Maira è sicuramente uno dei più bei gioielli incastonati a sud del Monviso, bellissima d’inverno, d’estate rivela ancor più tutte le sue sfaccettaure geologiche, naturalistiche, culturali e sportive.

Per quanto riguarda l’arrampicata spicca su tutti il gruppo Castello-Provenzale, formidabile massiccio quarzitico posto proprio in fondo alla valle. Sulle sue ripide pareti scorrono svariati itinerari per tutti i gusti, difficoltà e stile, interessantissima anche la normale (ma mai banale) della Croce Provenzale.

Anche le mete alpinistiche non deludono, un esempio su tutti il Brec di Chambeyron, il baluardo di oltre 3000 metri dalla ardita ed ancora oggi stupefacente via normale,  la Tete de l’Homme e la Tete de la Frema: 3 montagne facilmete concatenabili con pernottamento al Bivacco Barenghi 3000 oppure…..sotto le stelle!!!!

Per chi ama le vie ferrate quella moderna e sportiva di Camoglieres regalerà forti emozioni, quella dell’Oronaye invece donerà piaceri più alpinistici.

Week end dedicati a corsi di arrampicata base ed evoluta, salite singole, stage o accompagnamento su via ferrata  ed indimenticabili avventure alpinistiche.

Per info: tel. 00393485525514

Gruppo Castello-Provenzale

Gruppo Castello-Provenzale

ferrata di Camoglieres

ferrata di Camoglieres

Giro di tetto Stramondin Entracque valle Gesso

Bel giro solare di circa 4,7 km per 430 m di dislivello, con partenza da tetti Violin.

Si raggiunge tetti Stramondin e successivamente il colle della Lausa, ritornando brevemente sui propri passi si scende poi diretamente verso Entracque per deviare a sinistra vero tetti Violin per chiudere l’anello.

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Sentiero dei Ciclamini e Corona dei Magi valle Maira

Ottimo anello facile adatto alle stagioni fredde data la sua esposizione e per la quota relativamente bassa (1000 m).

La partenza può essere fatta da Camoglieres, Macra o Caricatori, l’anello si percorre in circa 2,30 ore.

 

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 Il sentiero “Corona dei Magi” parte da Camoglieres, e dopo circa 500 m devia sulla destra per raggiungere la cresta che per il suo filo porta fino in cima alla Crocetta soprana e scende per la classica discesa della ferrata.

Giro della Madonna del Ronvello – Demonte – valle Stura

 

Itinerario vario ed intressante con partenza poco sopra Demonte, un anello esposto a sud che vede lungo il suo tragitto una cascata, falesie, borgate e la bella cappella della Madonna del Ronvello. E’ percorribile in circa due ore, per 400 m di dislivello e 5 km.

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Valle Stura Parete del Forte di Vinadio Spigolando verso il Sole, Little Wall e Diedrofobia

Da questa struttura si gode di una spledida vista si Vinadio, Spigolando, salita nel 1992 con Barbara, è una via su cui vale la pena salirci anche se la roccia non è pulitissima, e arrivare in cima alla struttura potrà forse emozionare anche voi!

Richiodata il 24 0ttobre 2014, sempre dal basso con il trapano come durante la prima salita, mi ha messo alla dura prova! Molte lune sono passate……il carattere dell’itinerario però si quasi tutto conservato….

Alcuni bolli gialli agevolano ora l’avvicinamento.

FORTE DI VINADIO LITTLE WALL E DIEDROFOBIA

FORTE DI VINADIO RELAZIONE

FORTE DI VINADIO SCHIZZO

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Giro delle cime di Lausfer

Spettacolare anello con partenza dal suggestivo Santuario di S. Anna di Vinadio 2035m, percorre delle ex strade militari ed attraversa vari colli sul confine italo-francese permettendo la visita di quasi una ventiona di laghi e laghetti.

Escursione facile di 520m di dislivello, contare circa  3  ore per il giro

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